Usuari:Horqibaleno

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In effetti...
... Non me somigghia pe' gnende!

L'Invasione russa delle Barbados del 2022 è stata una figura di merda (wow! 2 di seguito) di Putin, immediatamente seguente a quella rimediata in Ucraina in mondovisione. In soli 5 giorni vedremo l'epica battaglia tra il pantagruelico orso russo ed il microscopico stato caraibico, grande come il tinello della reggia di Putin che, senza manco accorgersi di nulla, riuscirà laddove Napoleone e Baffino hanno fallito miseramente. Terìbbile!!!

Preparazione[modifica]

I vertici militari russi ed i capi dell'FSB hanno concordato che "le Barbados hanno una bandiera gialloblu con un tridente, come l'Ucraina; ed anche se l'Ucraina non c'ha il Tryzub nella bandiera, ufficialmente, lo usano ovunque. Va poi considerato che anche il capo di stato barbadiano sia un attore come Zelenskyj. La Regina Elisabetta l'abbiamo vista farsi Enrico Montesano in "Sing Sing", ballare coi Beatles sospinta dalla Regina Vittoria, e poi... Così come s'è scoperto che Zelenskyj sia un Mecha, il Gaiking (大空魔竜ガイキング) con la testa di Peppy Conte a fare da torace draghesco; si sa che Elisabetta II sia un robot, come dice sempre Ted alla Gialappa's a Rai dire Gol. Ergo, le Barbados sono l'Ucraina. Ed il fatto che siano uscite dal Commonwealth giusto pochi mesi fa, per ammucciare la similitudine con Elisabetta, è una chiara manovra per confonderci. Invadiamo!"

Guerra Figura di cacca militare speciale[modifica]

Giorno 0: vento di figuracce[modifica]

Putin firma il riconoscimento dell'autonomia delle repubbliche popolari di Bathsheba e Speightstown dal resto delle Barbados. A Bathsheba e Speightstown i locali rispondono, in compìto inglese misto creolo: "E sticazzi 'n c'ho métti?"

Giorno 1: prime figuracce[modifica]

Le truppe di terra, forti di 5.000 carri armati, si ammassano nei porti di Taganrog, Sevastopol e Peterburg. Al segnale di Putin (noto petomane e petomante, colui che legge il futuro nelle scorregge) scatenano l'inferno e partono: ma siccome fra Taganrog e Bridgetown ci sono circa 9.500 km di mare, i carri armati finiscono tutti infondo al porto e si arrugginiscono per il sale.

In Bielorussia, se possibile, va anche peggio: al segnale di Lukashenko, i carri armati partono per l'invasione, ma siccome la Bielorussia non ha sbocchi sul mare, finiscono tutti nel lago di Braslav e si autoinvadono, crashandosi. La Bielorussia esce dal conflitto arrendendosi alle Barbados, col seguente messaggio presidenziale che... Non so... Mi ricorda qualcosa: "Il governo bielorusso, riconosciuta l’impossibilità di continuare l’impari lotta contro la soverchiante potenza avversaria, nell’intento di risparmiare ulteriori e più gravi sciagure alla Nazione ha chiesto un armistizio al presidente Sandra Mason, comandante in capo delle forze alleate barbadiane-barbapapà-barbudos. La richiesta è stata accolta. Conseguentemente, ogni atto di ostilità contro le forze barbadiane (e barbaricine, perché i sardi sono incazzosi e portano rancore in eterno) deve cessare da parte delle forze bielorusse in ogni luogo. Esse però reagiranno ad eventuali attacchi No, no, si scherza... Fate pure".

Un primo giorno bellico disastroso: alle Barbados ci si gratta la ciolla allegramente.

Giorno 2: figuracce e forze aliene[modifica]

Il secondo giorno Putin ci prova con le forze aeree e navali. Una volta che potente la flotta aeronavale russa ha smesso di farsi i selfie sul luogo dov'è affondato il Titanic, ed è entrata nel Triangolo delle Bermuda... Non se n'è saputo più nulla... Anche il secondo giorno è terminato in un disastro, coi barbadiani sempre intenti a grattarsi la ciolla e ad ignorare bellamente cosa sia la Russia.

Giorno 3: figuracce con autogol[modifica]

Il terzo giorno resuscitiamo i missili a medio e lungo raggio. Sparati da Mosca, orientati in direzione Pacifico e tarati sull'Ucraina, perché qualcuno s'era dimenticato di cambiare il chilometraggio, ottengono il risultato di bombardare Kazan, Perm, Samara ed Ekaterinburg. Uno dei missili, dopo doppio rimbalzo tipo pietra sul lago, esplode in una zona desertica del Sinkiang: la Cina dichiara guerra alla Russia, la Russia si arrende 2 minuti dopo e deve cedere la Siberia... Non c'è che dire, disastri in progressione per il "genio militaren di Gran Reich di Putin", ed alle Barbados intanto ci si dedica ai bagni, che tanto lì è sempre maggio, e ci si gratta la ciolla con maggiore voluttà.

Giorno 4: l'assedio di Bridgetown, ma nessuno se l'è cagato, ed ennesima figuraccia[modifica]

Il quarto giorno un turista russo che si trovava a Bridgetown viene attivato con controllo remoto, ed egli si reca presso il parlamento barbadiano onde tentare un colpo di stato con assassinio. Nessuno se lo caga finché egli profferisce "starei eseguendo un operazione speciale in nome di Putin, arrendetevi"... Al che, due infermiere di passaggio lo sedano, gli mettono il camicione, e se lo portano in clinica di riabilitazione... Disastri uno dietro l'altro, coi barbadiani che continuano a battersene la ciolla e ad ignorare gli eventi.

Giorno 5: resa incondizionata russa e pace[modifica]

Il quinto giorno Putin telefona a Sandra Mason ed offre la resa incondizionata russa, con tanto di cessione della Kamčatka alle Barbados, così qualcuno se le caga a Risiko, che sul mappamondo ci vuole manco la lente, proprio il microscopio. Sandra Mason, Mia Mottley, Vladimir Putin e Sergej Lavrov firmano l'atto di resa russo nello stupore totale delle prime due, che commentano alla nazione, a reti unificate: "Boh, cazzo ve devo dì, questo ce chiama che s'arènde e ce da pure 'a Kamčatka: piàmesela!"... E fu così che le Barbados, ignorando ogni evento, vinsero la guerra contro Putin & Friends: titoli di cosa.

Conclusioni[modifica]

  • Слава Барбадос! Героям Слава
  • La prossima volta, o brutti stronzi guerrafondai, che perculerete quelli che cantavano mettete dei fiori nei vostri cannoni, pensateci... Poi cagatevi in mano e piàteve a pizze da soli.
  • Abbiamo scoperto che le Barbados sono pure peggio del Cavaliere Nero di Gigi Proietti, anche da inconsapevoli te tritano, perché: "Alle Barbados nun je devi cacà 'r cazzo!"